Dipinto don Bosco

Famiglia Salesiana

Don Bosco si è inserito nelle vicende del suo tempo con la forza di un santo e con gli strumenti propri di un fondatore.

Gli è stato conferito ufficialmente dal Papa il titolo di Padre e Maestro della Gioventù, per aver fatto dei giovani il motivo psicologico, spirituale, organizzativo della sua vita e della sua attività. Il senso religioso della gente lo invoca, poi, patrono in molti settori della vita quotidiana.

Della sua santità oggi resta una Famiglia spirituale numerosa, che conta molti Gruppi che si riconoscono nel suo spirito e diffondono la sua spiritualità.

Conoscere e apprezzare don Bosco oggi vuol dire anche conoscere e apprezzare l’opera da lui fondata e lo sviluppo che, partendo da don Bosco, essa ha avuto, diffondendosi in tutto il mondo in poco più di un secolo.

Questo “movimento” di religiosi e laici, maschile e femminile, che si riferisce al carisma di don Bosco, si chiama FAMIGLIA SALESIANA.

Essa è ormai un fatto ecclesiale ed è presente, come disse Paolo VI, dovunque è diffusa la chiesa… Ha le dimensioni della Chiesa stessa e porta un contributo di esempi e di opere incalcolabilmente prezioso” (Paolo VI, 3 novembre 1975, Udienza alla Famiglia Salesiana).

Oggi i Gruppi che costituiscono la Famiglia Salesiana, riconosciuti o in via di riconoscimento ufficiale, sono 30 (fra Istituti religiosi, secolari, Associazioni ecclesiali e civili). Di questi tre sono stati fondati direttamente da don Bosco: i Salesiani, le Figlie di Maria Ausiliatrice, i Salesiani Cooperatori.

La Famiglia Salesiana è nata (e si è sviluppata) dallo zelo e dalla carità pastorale di Don Bosco a servizio dei giovani e dei ceti popolari, obbedendo a tre convinzioni:

  • La salvezza dei giovani bisognosi richiede operai numerosi, di qualità, e capacità varie e complementari.
  • Questi “operai” si possono trovare dappertutto, in ogni ambiente sociale, in ogni tipo di situazione ecclesiale.
  • Tali “operai”, per essere efficienti ed efficaci, devono essere uniti condividere lo stesso ideale e metodo, collaborare al massimo aiutandosi vicendevolmente.

Ogni gruppo, pur conservando la propria autonomia, riconoscere come centro di unità di tutta la Famiglia Salesiana il Rettor Maggiore dei Salesiani, successore di Don Bosco, che è anche garante della fedeltà di ogni gruppo all’originale carisma del Fondatore.

I criteri di appartenenza alla Famiglia Salesiana sono:

  • La vocazione salesiana: la spinta viene dallo Spirito Santo. Chi aderisce sa di rispondere a una specifica vocazione.
  • La partecipazione alla missione giovanile e popolare salesiana, direttamente o con forme indirette di sostegno.
  • La condivisione dello spirito e metodo educativo-pastorale salesiano: lo spirito salesiano che “informa” tutti i gruppi è unico e trova il suo modello originale nello stile di vita di Valdocco, dove operò don Bosco.
  • La vita evangelica, secondo lo spirito salesiano che impegna a vivere ciascuno nella propria situazione (di religioso e di laico), i consigli evangelici, nella carità pastorale e nello zelo per le anime.
  • La fraternità attiva nello spirito di famiglia, caratteristica evidente e irrinunciabile di ogni opera salesiana.